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Cronaca di una (delle tante) morte annunciata

A distanza di qualche giorno, sentite varie dichiarazioni (tra le altre quella del Presidente del Tribunale di Varese), proviamo, “a mente fredda”, a ragionare sull’accaduto (il figlicidio di un bambino di 7 anni e un tentato femminicidio) e capire cosa non ha funzionato e chi ha – eventualmente – sbagliato.

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Violenza domestica e autore di reato: cosa non funziona?

Alla luce degli ultimi, gravissimi (ancora una volta), fatti di cronaca, non ci resta che constatare definitivamente il fallimento di alcune misure che la nostra legislazione utilizza per “proteggere” la presunta vittima di violenza domestica e, di contro, per monitorare le condotte del presunto colpevole. 

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Riflessioni all’ora del the

Quando parliamo di cultura del patriarcato e di interiorizzazione di concetti e pregiudizi sessisti, spesso, non ci rendiamo conto di quanto questo sia vero e di quanto il nostro pensiero e il nostro linguaggio ne siano permeati.

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Odio, Costituzione e Vaticano

Abbiamo tutti saputo, nei giorni scorsi, della nota ufficiale che il Vaticano, attraverso il Segretario dei Rapporti con gli Stati, ha inviato allo stato italianocon “l’invito” a modificare il Disegno di Legge Zan ovvero “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità.”

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Femminicidio, flagello d’Italia

Qualche giorno fa abbiamo letto con sconcerto dal Coordinatore Nazionale Dipartimento TutelaVittime di Fratelli d’Italia, al secolo Cinzia Pellegrino, auspicare e proporre (in un post) la chiusura dei Centri Anti Violenza in quanto, testuale, “fanno propaganda #femminista e #gender. #dolore #donne non sia usato per fini ideologici.”

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Gli Ordini di Protezione

Gli ordini di protezione contro gli abusi familiari sono quei provvedimenti che il giudice civile, su istanza di parte, adotta con decreto per ordinare la cessazione della condotta del coniuge o di altro convivente che sia “causa di grave pregiudizio all’integrità fisica o morale ovvero alla libertà dell’altro coniuge o convivente” (art. 342 bis c.c.).

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