Trauma e Patriarcato (2)

Per arrivare alla definizione odierna, di trauma e conseguente Disturbo post-traumatico da stress (PTSD), dovremo aspettare le lotte e le rivendicazioni del movimento femminista, a cui dobbiamo la conquista di diritti fondamentali e il riconoscimento della Violenza di Genere, Violenza Domestica, gli abusi sessuali sui minori. 

  • Nel 1972 viene individuata una Sindrome da trauma da violenza sessuale.
  • Nel 1980, nel Dsm III viene inserito per la prima volta il disturbo post-traumatico da stress. 
  • Nel 1985 una ricerca (su 900 donne) della Sociologa femminista Diana Russel (a cui si deve l’uso del termine Femminicidio), mostrerà come una su quattro avesse subito abusi sessuali nell’infanzia. 

La pesante coltre che da sempre ricopre le stanze familiari, si squarcia. 

Quando qualcuno in questo paese, magari una donna, usa il termine femminista in maniera dispregiativa, fatevi una domanda e datevi anche una risposta del perché stia attaccando o sminuendo un movimento a cui dobbiamo la gran parte dei diritti di cui attualmente possiamo godere. 

Non è un caso che ad ogni passo avanti si assiste ad equivalenti forze contrarie, a dimostrazione di quanto e come questo tipo di Disturbo “disturbi” il modello sociale costituito e la conseguente struttura di potere.

A tale proposito, negli anni 90 compare una Sindrome dei Falsi ricordi, in continuità con la teoria freudiana delle fantasie inaccettabili di seduzione, portata avanti dalla Fondazione per la Sindrome della falsa memoria (FMSF), un’organizzazione che opera per conto di coloro che ritengono di essere stati ingiustamente accusati di aver commesso abusi sessuali su minori.

Nel 1994 la Teoria polivagale del Neurofisiologo Stephen Porges mostrerà in maniera convincente ed esaustiva la gamma di reazioni difensive possibili ad un evento pericoloso e alla loro stessa, potenziale dannosità in caso di evento traumatico prolungato. 

Una teoria che gli Psicologi forensi non dovrebbero ignorare nel loro lavoro (ma neanche Giudici e Avvocati). 

To be continued

PierAnna Pischedda, Psicologa

                       

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