Il piacere maschile questo sconosciuto (4)

In questi giorni, un meme che impazza sui social riaccende i riflettori (semmai si fossero spenti) sui complicati rapporti uomo-donna.

Nella foto in questione, si vede un signore trascinare per un piede una malcapitata che, nel tentativo di opporsi, lascia dei solchi nella sabbia. La location è una spiaggia di uno dei tanti “paradisi in terra”; una scena tipo Adamo ed Eva, esasperata ma, con un po’ di fantasia, potenzialmente divertente. Ad esempio, avrebbe potuto essere la pubblicità di un centro estetico per unghie, l’immagine, però, comprendeva il seguente commento:

Dopo150 euro di cena, 20 euro di rose, 35 euro di taxi, ti dice “ho mal di testa”.

Una frase emblematica, trita e ritrita, per certi versi ridicola ma, per un numero considerevole di persone (si vedano i commenti al post) veritiera. Perché, questa storia che la donna – affinché conceda le sue grazie–bisogna pagarla, è dura a morire ed è lì a dimostrare che la strada è ancora lunga.

Trovo il tutto molto avvilente. Di fatto,la negazione della (e il diritto alla) sessualità femminile e del suo piacere: ergo, questo, non sarebbe legato all’atto sessuale (e alla performance della coppia), ma alla gratificazione data dal fatto che l’uomo ti sceglie, ti dedica del tempo (che, si sa, è prezioso) …e spende.

Vi sfido a trovare nella frase citata un barlume di dubbio e di (eventuale) autocritica. In realtà, sappiamo perfettamente che, se un uomo e una donna (senza vincoli di parentela, amicizia, lavoro) si danno appuntamento per passare del tempo insieme, il motivo è chiaro: si piacciono o pensano di piacersi.

Chiaro, ma non automatico.

Le variabili in grado di impedire un “approfondimento” della conoscenza seduta stante, possono essere svariate e valide per entrambe le parti.

Eventualmente, quest’ultime, dovrebbero chiedersi cosa non abbia funzionato e verificare le condizioni per un ulteriore appuntamento.

Invece no. Invece sono in molti a pensare che sia il pagamento della serata a suggellare il tacito accordo, non l’eventuale scocco della “scintilla”. Però, se una fetta di popolazione (quasi tutti uomini) pensa, che condizione necessaria e sufficiente per una congiunzione carnale non debba essere l’attrazione reciproca, esattamente, quale dovrebbe essere?

Pieranna Pischedda    

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